Music

Bio

indie-noise-rock  band da Andria (Puglia) si ripropongono al pubblico ricominciando da "Alveare", il lavoro più rappresentativo dell'evoluzione musicale della band, la cui musica è un telaio su cui tessere emozioni, un suono fatto di trame fitte che alternano sospensioni oniriche a repentini attacchi sonici.

Il nostro viaggio creativo continua e ad aprile 2024 è uscito il nostro nuovo lavoro “Spazio e Disordine” un'esperienza unica, intensa, è un viaggio emozionale fuori e dentro ognuno di noi, senza nascondere le nostre paure, ma lasciarle libere di trasformarsi in voglia di amarsi per ciò che siamo.
Sperimentazioni di nuovi suoni, di approcci creativi provenienti da diverse angolazioni e pensieri di generi musicali. L'unione di sfumature e colori nuovi, di immagini istantanee ed irripetibili.


Il linguaggio scelto della band è fatto di parole e frasi acide, oblique e spesso taglienti. Le nostre canzoni non sono un semplice racconto ma flussi di sensazioni e vibrazioni che vanno dallo stomaco al cervello passando obbligatoriamente dal cuore.

La line up attuale di Art’misia è: 
Francesco Falcetta - voce/testi
Gregorio Giorgino  -  chitarra e cori
Michele Mansi - basso
Emanuele Di Cosmo -  batteria  

 

Il ns percorso musicale ha prodotto:
- art'misia (demo con 7 brani)
- Giochi Sonici (demo 5 brani)
- L.o.e. (demo 6 brani)
- Alveare (cd 9 brani + 3 remix)
- Spazio e Disordine (EP - 6 brani)

Abbiamo proposto la ns musica dal vivo in bar, pub, circoli, manifestazioni, festival , qui di seguito le tappe tra le più importanti:
Estragon Summer Festival - Festa de L'Unità Bologna
Fiera Del Levante di Bari 
 

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art'misia

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TESTIMONIALS

Alcune canzoni di Alveare dei baresi (Andria, per la precisione) art’misia potrebbero tranquillamente trovar posto nelle posizioni d’alta classifica dell’indie-rock italiano. Riff rumoristi alternati a squarci melodici, il tutto impreziosito dalla teatralità vocale del cantante Francesco Falcetta, rendono questo disco interessantissimo. Come se tutto ciò non bastasse noto testi ricercati ed emozionanti. “Diviso in 3”, “Andrea mangia”, “Serale” colpiscono subito, “Abitudini” sembra da repertorio Marlene Kuntz pre-rincoglionimento, “Il fait froid” ricorda i Placebo più elettrici e claustrofobici di “Without you I’m nothing”. Due anni di gestazione si sentono tutti: la cura del dettaglio è percepibile. ” - Vanni la Guardia

https://www.sulpalco.com/

Ho ascoltato dall’inizio alla fine Spazio e disordine, senza interruzioni e sono qui ad esprimervi una serie di mie considerazioni da appassionato di musica. Primo aspetto – positivo - in alcuni passaggi è bello ritrovarsi inconsapevolmente a canticchiarli e la ritengo una cosa positiva perché vuol dire che la melodia è accattivante; quel “ahiahia, ahiai!” (ndr. in "spazio e disordine") conquista. I pezzi “ci sono” e si sente tutto il piacere di suonarli e di sapere che sono solo vostri, senza voler cercare di strizzate l’occhio ad altre band o generi. L’album è omogeneo e mostra comunque due facce: quella cantautorale legata poi a un sentire quasi “funk” e l’altra invece – passami il termine – più “new wave” e noise, che preferisco. In definitiva, un bel lavoro. ” - Gianni Fioschini - "Cafè Bizarre" – band punk-rock, ma con una profonda vena cantautorale

Il nuovo album degli art'misia, "Spazio e Disordine", è un viaggio intenso attraverso il paesaggio sonoro dell'indie rock italiano. Con sei brani che catturano l'essenza del genere, la band originaria di Andria dimostra una raggiunta maturità artistica. Le influenze del rock indipendente italiano sono evidenti, con richiami soprattutto alle esperienze degli anni Novanta.

Le chitarre giocano un ruolo centrale, intrecciando melodie intricate e riff potenti che catturano l'attenzione dall'inizio alla fine. Le atmosfere acide e grezze creano un'atmosfera intensa e avvolgente, trasportando l'ascoltatore in un viaggio sonoro attraverso il caos e sonorità distorte. 

Dalla frenesia di "I miei denti stretti" alla malinconia di brani come "Ale e le lune" e "Seduto sulla tua pelle" ogni brano offre un'esperienza unica che si fonde perfettamente con il tema dell'album e con i suoi richiami più evidenti alla storia dell'indie rock italiano e internazionale. 

"Spazio e disordine" è un disco automatico e coinvolgente, che non passerà inosservato agli appassionati di certi furori di gioventù, figli di una generazione che è cresciuta con sala prove e chitarra fino ad almeno un decennio fa.  - Marco Del Casale - “Rockit”

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